"Comica orazione da bagno" Di Paride Benassai
Paride Benassai “cede il passo” per qualche sera al collega più giovane Claudio Casisa, riportando in scena una delle sue performance meglio riuscite.
In scena un gabinetto con tanto di water e carta igienica. Seduto sulla “tazza” un uomo che, spinto da circostanze misteriose, si chiude nel bagno di casa sua, partendo dal presupposto che è il luogo ideale per riflettere. Protagonisti così diventano i pensieri. Il fatto sarà occasione per una serie di riflessioni personali, malinconiche ed esilaranti. Da questo assunto parte il personale viaggio della memoria del protagonista, il suo divertente disagio del vivere quotidiano, l’ironica ricerca del senso del tempo, l’armonia persa in famiglia.
«Questa – dice Claudio Casisa – è una sfida mia e di Paride. Uno spettacolo dove il teatro prevale sul cabaret. Cercherò di mettere in scena tutte le mie capacità da attore. La nostra sfida consiste nel capire se Palermo è pronta a questo passaggio di testimone tra la tradizione e il nuovo, dove l’attore giovane si fa accompagnare da un maestro che ha fatto e continuerà a fare la storia del teatro. Un passaggio che a suo modo potremmo definire storico. Per me lavorare con Paride Benassai è come imparare da una scuola di teatro completa. L’intero lavoro è stato riscritto in funzione della mia giovane età».
Casisa, unico in scena, sarà un ragazzo ventenne smarrito in questa società. Rappresenterà la metafora del non sapere cosa fare e cosa volere dalla vita. Raccontando, per esempio, il sabato sera tipico palermitano, che per noi giovani è un dramma.
«Il disagio giovanile – dice Paride Benassai – è la parte più significativa della riscrittura del testo, che ho cercato di cucire addosso a Claudio. Questa non è la mia prima regia, ma a differenza delle altre volte metto al servizio di una nuova giovane riscrittura teatrale tutta l’esperienza e la memoria di un testo e di una pratica scenica che attraversa il tempo di un autentico teatro comico-urbano. Un codice espressivo che è una commistione tra poeticità e ironia, nella generosa ricerca di un senso da ritrovare tra la città e la sua cultura».
In scena un gabinetto con tanto di water e carta igienica. Seduto sulla “tazza” un uomo che, spinto da circostanze misteriose, si chiude nel bagno di casa sua, partendo dal presupposto che è il luogo ideale per riflettere. Protagonisti così diventano i pensieri. Il fatto sarà occasione per una serie di riflessioni personali, malinconiche ed esilaranti. Da questo assunto parte il personale viaggio della memoria del protagonista, il suo divertente disagio del vivere quotidiano, l’ironica ricerca del senso del tempo, l’armonia persa in famiglia.
«Questa – dice Claudio Casisa – è una sfida mia e di Paride. Uno spettacolo dove il teatro prevale sul cabaret. Cercherò di mettere in scena tutte le mie capacità da attore. La nostra sfida consiste nel capire se Palermo è pronta a questo passaggio di testimone tra la tradizione e il nuovo, dove l’attore giovane si fa accompagnare da un maestro che ha fatto e continuerà a fare la storia del teatro. Un passaggio che a suo modo potremmo definire storico. Per me lavorare con Paride Benassai è come imparare da una scuola di teatro completa. L’intero lavoro è stato riscritto in funzione della mia giovane età».
Casisa, unico in scena, sarà un ragazzo ventenne smarrito in questa società. Rappresenterà la metafora del non sapere cosa fare e cosa volere dalla vita. Raccontando, per esempio, il sabato sera tipico palermitano, che per noi giovani è un dramma.
«Il disagio giovanile – dice Paride Benassai – è la parte più significativa della riscrittura del testo, che ho cercato di cucire addosso a Claudio. Questa non è la mia prima regia, ma a differenza delle altre volte metto al servizio di una nuova giovane riscrittura teatrale tutta l’esperienza e la memoria di un testo e di una pratica scenica che attraversa il tempo di un autentico teatro comico-urbano. Un codice espressivo che è una commistione tra poeticità e ironia, nella generosa ricerca di un senso da ritrovare tra la città e la sua cultura».
"Palermo - Real Madrid" Di Ernesto M. Ponte, Salvo Rinaudo ed E. Pantano
Nel 2013 affianca Ernesto Maria Ponte nello spettacolo "Palermo - Real Madrid". Un uomo qualunque all'ombra di Montepellegrino aspetta impaziente che inizi la partita di Champions Palermo-Real Madrid. Da quest'attesa nasce una riflessione: Palermo è una città in grado di sostenere un confronto del genere? E i palermitani sono pronti ad essere moderni ed europei? Palermo-Real Madrid è il nuovo monologo di Ernesto Maria Ponte che racconta Palermo attraverso i palermitani, analizzando le paure, i difetti, i pregi, le manie, le fobie e le contraddizioni che distinguono da sempre questo popolo. Un racconto sociale elettrizzato da una scossa di satira politica che ci guiderà verso un finale in cui capiremo se Palermo-Real Madrid comincerà mai. Spettacolo scritto da Ernesto Maria Ponte, Salvo Rinaudo ed Emanuele Pantano con Ernesto Maria Ponte e Claudio Casisa; musiche di Tony Greco.
"Sex in the Sicily" di Ernesto Maria Ponte e Salvo Rinaudo
Nel 2013 entra a far parte nel cast di "Sex in the sicily" con Ernesto Maria Ponte, Tiziana Martilotti e Anita Sorano. Uno spettacolo che affronta il tema del sesso in modo dissacrante dal punto di vista religioso, politico e sociale. Utilizzato come principio e fine di tutte le cose, il sesso viene raccontato con un excursus ironico e divertente.
"Lo Showccato" di Claudio Casisa
Nel 2012 debutta come attore, autore e regista del suo primo spettacolo "Lo Showccato".
Lo show è una perfetta sintesi tra teatro, danza, canzone e commedia, e tra le smorfie e divertenti espressioni di Casisa il pubblico non potrà non passare una serata tra risa e allegria: “Sarà uno spettacolo assolutamente banale e scontato, in un mondo di cose impegnate. Voglio regalare un’ora di spensieratezza, senza dare lezioni o illusioni. La banalità oggi è la vera novità”. (Vassily Sortino)
DEBUTTO CON RISATE E' NATO UN COMICO
Il pubblico molto giovane ride ad ogni battuta del ragazzo che promette un futuro da cabarettista. Claudio Casisa giovedì sera si è esibito sul palco dell'agricantus con "Showccato", un monologo ricco di sketch inframmezzato dalle incursioni di Cristiano Pasca e dalla musica di Joe Gagliardo. L'intento è quello di rendere omaggio al grande varietà italiano, partendo dal "Gastone" di Ettore Petrolini. Tentativo parzialmente riuscito ma che merita apprezzamento per la giovane età del protagonista. Diverte la parte dedicata al "Pulcino addormentato", un alienato che parla per frasi sincopate, metafora del mondo di facebook in cui è immerso. (Adriana Falsone)
Lo show è una perfetta sintesi tra teatro, danza, canzone e commedia, e tra le smorfie e divertenti espressioni di Casisa il pubblico non potrà non passare una serata tra risa e allegria: “Sarà uno spettacolo assolutamente banale e scontato, in un mondo di cose impegnate. Voglio regalare un’ora di spensieratezza, senza dare lezioni o illusioni. La banalità oggi è la vera novità”. (Vassily Sortino)
DEBUTTO CON RISATE E' NATO UN COMICO
Il pubblico molto giovane ride ad ogni battuta del ragazzo che promette un futuro da cabarettista. Claudio Casisa giovedì sera si è esibito sul palco dell'agricantus con "Showccato", un monologo ricco di sketch inframmezzato dalle incursioni di Cristiano Pasca e dalla musica di Joe Gagliardo. L'intento è quello di rendere omaggio al grande varietà italiano, partendo dal "Gastone" di Ettore Petrolini. Tentativo parzialmente riuscito ma che merita apprezzamento per la giovane età del protagonista. Diverte la parte dedicata al "Pulcino addormentato", un alienato che parla per frasi sincopate, metafora del mondo di facebook in cui è immerso. (Adriana Falsone)
"Il Tragicomico Equivoco" di Fabrizio Paladin
Nel 2011 debutta a Palermo e Treviso in due spettacoli di commedia dell'arte: "IL TRAGICOMICO EQUIVOCO" e "BOTTE LAZZI AMORI E TRADIMENTI" nel ruolo dell'infarinato Pedrolino. Entrambi gli spettacoli sono stati scritti e diretti da Fabrizio Paladin.
"Il Principe" di Cristiano Pasca
Nel 2009 e nel 2010 va in scena con "IL PRINCIPE" nel ruolo di Rosencrantz. Spettacolo che ha avuto più di 30 repliche fra Palermo e Milano. La regia e la rielaborazione drammaturgica (Shakespeare e Stoppard) è stata curata da Cristiano Pasca.